Fonte: http://icebergfinanza.finanza.com/2016/07/22/cosa-fa-di-bello-il-figlio-di-mario-draghi/
Si lo so ormai non ci fate neanche più caso quando scrivo queste cose, fa parte della natura di questa società apatica e tollerante.
Ieri durante la conferenza stampa di Mario Draghi un giornalista qualunque, di certo non uno che è a libro paga della BCE o dell’editore amico di turno, si è preso il lusso di chiedere a Draghi che lavoro fa suo figlio, visto che è un “dealer” del mercato obbligazionario a Morgan Stanley, aggiungendo se questo non si prefigurerebbe come un piccolo conflitto di interesse, roba da nulla immagino, qualche milioncino di dollari che ogni tanto salta fuori grazie alla previdenza del figlio di Mario immagino.
Il solerte Mario ha subito corretto il nostro eroe rispondendo che il suo Giacomo non è un dealer ma un trader.
Come riporta anche l’Huffington Post …
Le domande scomode non scompongono il presidente della Bce, Mario Draghi, neppure quando si tratta di questioni personali come avvenuto oggi nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo dell’Eurotower. Tra le domande su banche, tassi d’interesse e crisi economica, ha trovato spazio anche un quesito posto da un giornalista a Draghi sul lavoro del figlio a Londra come trader. Netta la risposta del numero uno della Banca centrale europea: “E’ una scelta che ha fatto lui cinque anni fa e il Parlamento europeo non ha ritenuto che si trattasse di conflitto d’interesse”.
Ma tu pensa io mi devo sorbire da otto anni notti in bianco per offrire il massimo della professionalità ai miei clienti e Giacomo ha casualmente un padre che si chiama Draghi.
Vi ricordate quanto ho scritto recentemente…
Ripeto rileggetevelo tutto, non voglio influenzare nessuno anche se non posso non condividere questa evidente anomalia che riguarda il figlio di Mario Draghi, che per carità può essere davvero il miglior trader al mondo, un bravo ragazzo, ma francamente mi sembra inopportuno metterlo a fare il trader, sull’andamento dei tassi di interesse, un piccolo conflittuccio di interesse potrebbe sempre scappare fuori o no…
Immagina… soprattutto …se il padre ha in mano le leve dei tassi di interesse, ovvero decide insieme al board della BCE dove vanno i tassi.
Anche il figlio di Mario Monti, Giovanni ha lavorato alla Morgan Stanley, ma possibile che con tutte le possibilità di lavoro che c’erano, sti benedetti figlioli dovevano lavorare proprio in una banca d’affari?
Suvvia bellezza questa è la finanza mica l’opera di Carità!