Scritto da: Francesca Mancuso
Fonte: http://www.nextme.it/
Dopo l’Hadopi, la legge a tutela del copyright sul web, per la quale il Presidente Nicolas Sarkozy è stato etichettato come il ‘grande censore del web‘, il capo di stato francese pare aver in qualche modo rivisto la sua idea, cercando di guardare oltre gli atteggiamenti punitivi legati al P2P, in una visione quantomai globale del fenomeno internet.
Forse alla luce delle vicende internazionali degli ultimi anni, dalla rivolta in Iran fino a quelle in Egitto e in Libia, Sarkozy pare aver capito che bisogna cavalcare l’onda del successo riscosso dal web e dai suoi mezzi o canali, che dir si voglia. Come? Invitando i rappresentanti dei paesi industrializzati ad interrogarsi riguardo ai temi caldi del web. Una vero e propio G8 di internet o di e-G8, il Forum Internazionale del Web, che avrà luogo proprio a Parigi il 24 e 25 maggio, presieduto dal presidente francese.
In realtà il premier francese ha approfittato del prossimo G8, che si svolgerà a Deauville il 26 e il 28 Maggio, inserendo all’interno dell’odg un punto sulla ‘regolamentazione di internet’: “In vista del summit di Deauville – ha detto Sarko – il 24 e 25 maggio, riuniremo a Parigi i rappresentati più eminenti del mondo di internet, che parteciperanno ad un Forum G8 in cui le discussioni andranno ad alimentare le riflessioni dei capi di Stato e di Governo“.
E di argomenti di cui parlare ce ne saranno a bizzeffe. A parte il fenomeno della pirateria, arginato almeno in Francia secondo Sarkozy dall’Hadopi, numerose sono le questioni in ballo: dalla possibilità di tassare i grandi del web, come Facebook e Google fino all’annosa patata bollente del diritto d’autore sul web.
In ogni caso, sembra quantomai difficile immaginare che il futuro del web possa essere deciso a tavolino. Si tratta infatti di un fenomeno dalla portata immensa, troppo complesso e sovranazionale per essere gestito in maniera semplicistica.