Fonte: http://www.mr-loto.it/birra.html
La birra è una delle bevande più antiche, pare affondi le sue radici fin nell’antico Egitto; non era lo stesso tipo di birra che beviamo oggigiorno, soprattutto per quanto riguarda la fermentazione che era naturale e non controllata come accade ora.
Oltre ad essere una delle bevande più antiche è anche la più diffusa.
Gli ingredienti principali della birra sono quattro: acqua, malto, luppolo e lievito. Il cereale più diffuso da sempre per la preparazione della birra è l’orzo, anche se, a tutt’oggi, esistono birre al frumento, di segale, di riso e di mais.
La birra non è semplicemente una bevanda alcolica; ha proprietà nutritive rilevanti e non a caso veniva chiamata “il pane liquido”. Generalmente contiene molto meno etanolo di qualsiasi altra bevanda alcolica e per questo può essere considerata, a buon diritto, un vero e proprio alimento.
Composizione Chimica
Birra: Proprietà e benefici
Le proprietà della birra si rivelano a partire dalla sua composizione; la presenza di vitamine, sali minerali e potassio rendono questa bevanda adatta ad essere integrata in una dieta alimentare bilanciata.
La birra è composta da acqua, anidride carbonica, zuccheri, destrine, albuminoidi, sostanze provenienti dal luppolo e glicerina. Oltre al notevole contenuto vitaminico, il rapporto calcio-fosforo è quasi ottimale mentre è bassissima la quantità di sodio presente. Questa la composizione chimica della birra:
Proteine 0,2 gr Potassio 35 mg Riboflamina 0,03 mg
Ferro 0 mg Lipidi 0 gr Nizona 0,90 mg
Calcio 1 mg Grassi solidi 3,5 gr Vitamina A 0 mg
Fosforo 28 mg Alcool 2,8 g Vitamina C 1 mg
Tiamina 0 mg Sodio 10 mg
Valori espressi per 100 g di prodotto
Proprietà Curative e Benefici della Birra
In generale è la cosiddetta birra cruda, o meglio, la tipica birra artigianale, quella che apporta maggiori benefici all’organismo umano; l’assenza di pastorizzazione consente di mantenere intatte le proprietà organolettiche della birra che, restando integre, riescono ad interagire in modo positivo con l’organismo umano.
Secondo uno studio condotto dall’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, risulterebbe che la pianta del luppolo e le sue infiorescenze, utilizzate comunemente nel processo di birrificazione per conferire alla bevanda sapore ed aroma caratteristici, contengono diversi tipi di flavonoidi prenilati che hanno mostrato un’attività antitumorale in sistemi sperimentali di laboratorio. Tra questi il più abbondante è lo xantumolo che è un ingrediente della birra luppolata. Dagli studi fatti, risulta che lo xantumolo è in grado di inibire la proliferazione e la vitalità delle cellule tumorali umane di carcinomi mammari, ovarici e di tumori del colon. Non solo. In questa ricerca lo Xantumolo ha evidenziato la capacità di indurre la morte per apoptosi delle cellule leucemiche e di interferire con le cellule endoteliali inibendo l’angiogenesi, uno dei fenomeni che spesso occorre durante le fasi acute nei pazienti leucemici. Non tutte le birre però contengono una tale concentrazione di xantumolo. La migliore è quella a più alto contenuto di luppolo, quindi dal sapore più amaro e dotato di una densa corona di schiuma persistente (senza luppolo la schiuma si dissolverebbe immediatamente).
Secondo uno studio condotto su adulti spagnoli, la birra, consumata con moderazione, possiede un effetto immunomodulatore che appare più marcato nelle donne rispetto agli uomini. Da non sottovalutare gli effetti antiossidanti della birra: grazie ai polifenoli contenuti, la birra previene l’invecchiamento della pelle, agisce contro i radicali liberi e previene dunque l’insorgere di malattie cardiovascolari.
La Birra e il Cuore
Bere qualche bicchiere di birra durante i pasti può essere di aiuto per prevenire le malattie del cuore; questo quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori tedeschi. Pare che un moderato consumo di birra abbia un effetto anti-infiammatorio; in particolare induce a diminuire la concentrazione di due proteine infiammatorie che aumentano il rischio di problemi cardiaci. Queste due proteine sono la proteina C-reattiva, che appunto promuove la reazione infiammatoria, e il fibrinogeno, che contribuisce alla formazione di coaguli; grazie alla birra non solo risultano diminuiti i livelli di CRP e di fibrinogeno, ma aumenta anche la concentrazione di HDL che rappresentano il cosiddetto “colesterolo buono”.
Bere birra ogni giorno, a dosi moderate, riduce di circa 1/4 i rischi di malattie coronariche, aumenta del 4% il colesterolo ‘buono’ e riduce del 17% il rischio di incidenti cardiovascolari.
Luppolo
Curiosità sulla Birra
Da un’indagine commissionata dall’associazione Assobirra è emerso che il consumo di birra ha superato quello del vino, soprattutto nei pasti fuori casa e durante il weekend. Il 42 % degli italiani la beve al ristorante, contro un 39 % che preferisce il vino. Si tratta di un sorpasso storico, che rappresenta il compimento di una rincorsa iniziata già da qualche anno e che ha visto affermarsi la birra come bevanda adatta ad ogni tipo di pasto e compatibile con il concetto di alimentazione sana.
La Birra Artigianale
Da un po’ di anni a questa parte si è diffusa in Italia la moda della birra fatta in casa; con una spesa di circa 60-70 euro si può acquistare un kit completo per la produzione di birra in ambiente domestico, con risultati che possono essere considerati più che soddisfacenti. Parallelamente a questa attività di birrificazione domestica sono nate, sempre in Italia, parecchie microbirrerie, ovvero locali dove viene prodotta la birra, non in grandi quantità e solitamente cruda, ovvero non pastorizzata.
La pastorizzazione è un processo di conservazione che consiste nel portare, solitamente tramite vapore, le bottiglie di birra (in questo caso) ad una temperatura di 60° circa per circa mezz’ora. Questo fà si che molti miscroorganismi presenti nella birra muoiano, evitando così spiacevoli trasformazioni del prodotto dopo un certo periodo di tempo. Il lato negativo della pastorizzazione è che con essa vengono eliminati anche tutti quei microorganismi che hanno un effetto positivo sul nostro organismo, solo per poter permettere una più lunga durata della birra.
Solitamente, annessi alle microbirrerie, troviamo locali in cui si può consumare la birra cruda, non pastorizzata e molto spesso a prezzi veramente convenienti; questo il motivo del successo e della proliferazione delle microbirrerie.
L’effetto Diuretico della Birra
Altro aspetto molto positivo della birra è l’effetto diuretico che ha sull’organismo umano. Quando beviamo birra il nostro corpo produce più urina del solito in quanto la presenza di sali minerali quali Potassio e Magnesio e una ridotta quantità di Sodio, favoriscono l’accelerazione del processo diuretico. Quindi, la birra, se assunta in quantità moderate, aiuta la naturale attività dei reni senza però alterare l’equilibrio dei liquidi e dei sali minerali presenti nel corpo; questo può determinare innanzitutto la diminuzione della formazione dei calcoli renali e, poi, un giovamento per la salute generale.
Il Luppolo
Il luppolo nella birra ha due funzioni fondamentali:
1- conferisce il classico gusto amaro della birra.
2- svolge una naturale funzione conservante.
Ne esistono diverse qualità a seconda di tipo e provenienza da impiegarsi a seconda dello stile di birra che si vuole ottenere; ma si ottengono buoni risultati anche con il luppolo italiano.
Si usa principalmente come fiori secchi oppure come olio.
Il luppolo della birra contiene la più alta concentrazione di molecole antitumorali.
A tali molecole è stato assegnato un nome “ xantumolo “ il quale è il polifenolo contenuto nel luppolo (humulus lupulus) della birra, a possedere tali sorprendenti proprietà.
Contrariamente a quanto sostenuto da molti, la birra non fà ingrassare, anzi! La birra è poco calorica. Ovviamente l’apporto di calorie dipende dal tipo di birra, ma in generale possiamo affermare che per 100 g di birra normale ci si attesta sulle 35 kcal., da un minimo di 28 per le leggere ad un massimo di 60 per quelle più forti.
Tra le bevande alcoliche è quella meno calorica in assoluto e, addirittura, presenta valori più bassi rispetto a molte bevande analcoliche. Infatti, come emerge da diversi studi condotti da scienziati britannici, la birra non fà ingrassare. Come già scritto precedentemente, tengo a sottolineare che la birra che apporta maggiori benefici all’organismo umano è quella cruda, quindi potendo scegliere, non esitate. Un bel cappello di schiuma è un indice di freschezza della bevanda e indicatore di una accurata selezione degli ingredienti. La schiuma preserva la birra da una rapida ossidazione e la rende più digeribile perché la priva di tutta la anidride carbonica in eccesso.