Fonte:http://www.riza.it
Preparati fin da oggi all’arrivo dell’autunno e dei primi freddi: la prima cosa da fare è aiutare il cervello “illuminandolo” con i cibi e le erbe giuste…
Con il nome di Sad (Seasonal affective disorder o sindrome affettiva stagionale) si indica un disagio che si manifesta spesso tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno ed è scatenato dalla diminuzione delle ore di luce: giornate più brevi e progressivamente più fredde provocano uno squilibrio nella secrezione di melatonina da parte dell’ipotalamo e, nei soggetti più sensibili, favoriscono sonnolenza, depressione, calo del tono dell’umore e della libido. I disturbi s’intensificheranno col ritorno all’ora solare, che avvverrà tra il 25 e 26 ottobre 2014: il processo di adattamento a giornate più brevi e a notti più lunghe può provocare una profonda stanchezza, che va risolta con una cura specifica, da seguire per 2-3 settimane.
A tavola ci vogliono semi, pane di segale e cavolfiori
Anche per la stanchezza stagionale, la prima terapia consiste nell’integrare la dieta con i cibi ricchi di sostanze riequilibranti, che aiutano a modulare la secrezione di serotonina, l’ormone del benessere. Per un mese mangia semi oleosi (mandorle, noci, nocciole, anacardi, semi di girasole), legumi (soia, piselli, fagioli ecc.), pane integrale di avena o segale, cavolfiori e cavolini di Bruxelles, indivia, mele e pere. Può essre poi molto utile anche il succo di melagrana. Bevine un bicchiere a metà mattina, aggiungendo una capsula di lievito di birra sbriciolata oppure un cucchiaio di erba d’orzo, che forniscono ferro, vitamine del gruppo B e vitamina C, riequilibrando umore e metabolismo.
Soffri di meteoropatia? Ti aiutano le capsule di avena e triptofano
A settembre il clima è spesso instabile e alla stanchezza si aggiungono i disturbi della meteoropatia: secondo le stime più recenti, il 25 per cento degli italiani (e per l’80% si tratta di donne) è meteoropatico e soffre di nervosismo, cefalea, stanchezza e insonnia accentuati dall’instabilità del tempo e dagli sbalzi termici. Il nostro corpo, infatti, è predisposto per tollerare variazioni di massimo 5-6 gradi per volta, mentre nelle ultime stagioni ci siamo dovuti abituare a scossoni di 10-15 gradi anche nell’arco di poche ore.
Come fare
In questi casi, un buon rimedio è l’Avena sativa, la comune avena, da assumere in estratto secco nella dose di una capsula da 300 mg 2 volte al giorno per almeno 15-20 giorni. La cura si può ripetere a ogni cambio di stagione.
L’aiuto in più
In farmacia trovi il triptofano in compresse: è un precursore naturale della serotonina, tonifica il sistema neurovegetativo e aumenta la sensazione di tranquillità e benessere. Prendine una dose da 500 mg con un bicchiere d’acqua la mattina a digiuno per 2-3 settimane.