Scritto da: http://www.improntaecologica.it
I sacchetti di plastica sono stati e sono tutt’ora i nemici dell’ambiente (e degli ambientalisti) per quasi tutto il tempo come sono esistiti e sono stati messi in commercio, e non solo perché sono a base di petrolio, ma perché ci vogliono centinaia e centinaia d’anni prima che vengano smaltiti.
Proprio per questo un inventore giapponese, tale Akinori Ito, è riuscito ad inventare una macchina in grado di trasformare i sacchetti di plastica in carburante in un processo di carbonio negativo.
La macchina, che è stata venduta dall’inventore alla Blest Corporation, riscalda la plastica e intrappola i vapori in un sistema di tubi in grado di raffreddarli e successivamente condensarli sotto forma di petrolio greggio che può essere subito utilizzato in generatori e stufe, ma che con un ulteriore passaggio di raffinazione, può essere trasformato in benzina.
Ma c’è di più: questa incredibile macchina è molto efficiente in quanto è in grado di trasformare 900 grammi di buste di plastica in un litro di petrolio consumando un solo kilowatt di energia elettrica.
Certo, una volta rigenerato il carburante, sarà rilasciata nell’atmosfera altra CO2, ma è pur vero che in questo modo in petrolio usato per produrre i sacchetti viene utilizzato per due volte, anziché finire in discarica o, peggio ancora, essere disperso nell’ambiente.