Fonte: http://www.festadellarepubblica.net
Una delle fasi più toccanti della Festa della Repubblica è rappresentata dalla parata ai Fori Imperiali alla presenza del Presidente della Repubblica. Questa location della festa viene dopo la deposizione della corona di alloro all’altare della pace.
Dopo il minuto di raccoglimento osservato davanti al sacello del milite ignoto il Capo dello Stato saluterà tutte le autorità presenti al Vittoriano e salirà a bordo dell’auto presidenziale, una splendida Lancia Flaminia 353, che lo porterà alle spalle del Vittoriano dove sono raggruppate tutte le forze e tutti reparti che saranno posti in rassegna dal Presidente stesso. La Flaminia che fu voluta 50 anni fa dal Presidente Giovanni Gronchi da tempo ormai è utilizzate per le occasioni più importanti e di gala.
Il Presidente in auto scortato dai corazzieri in motocicletta percorrerà le vie del centro per arrivare in Via dei Fori Imperiali dove appunto avrà inizio la parata. Durante le celebrazioni della Festa viene anche diramato il consueto messaggio che il Presidente invia al Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Lungo i Fori Imperiali solo allestite delle tribune che accolgono le più alte autorità dello Stato ed anche autorità straniere. Le posizioni nelle tribune sono assegnate secondo le rigide regole del protocollo del Quirinale. Le misure di sicurezza adottate in questa occasione sono eccezionali e devono essere coniugate con le esigenze del cerimoniale.
Questa dei Fori Imperiali è, sicuramente, la fase più delicata e quella che racchiude maggiori rischi. Le forze messe in campo sono notevoli si va dagli artificieri, alle unità cinofile, unità anti sabotaggio, reparti speciali alla polizia, carabinieri e finanza. Complessivamente saranno circa 2.000 le unità impiegate a tutto ciò va aggiunto la chiusura dello spazio aereo dalle 6 del mattino alle 22 della sera.
Una volta giunto in Via dei Fori Imperiali il Presidente, accompagnato dal Ministro della Difesa, dal Consigliere Militare ed dal Capo di Stato Maggiore, salirà sulla tribuna d’onore e saluterà tutte le autorità presenti nazionali ed internazionali. Una volta raggiunta la tribuna verranno resi gli onori al Capo dello Stato dallo squadrone dei corazzieri a cavallo mentre la banda dell’esercito suonerà l’inno di Mameli. La banda eseguirà l’inno al grido di comando “Onori al Presidente della Repubblica“. I corazzieri abbandoneranno i Fori per tornare alla fine della celebrazione per tributare gli onori finali al Presidente.
Conclusi tutti i saluti del Presidente ha inizio la parata vera e propria con la banda dei Granatieri con la grande uniforme di rappresentanza che suona la marcia di ordinanza del primo reggimento. I Granatieri sono il più antico corpo dell’Esercito nati nel 1659 ed anche il corpo più antico in europa.
Subito dopo sfilano le bandiere del tricolore in tutte le sue versioni. Il tricolore nasce a Reggio Emilia il 7 Gennaio del 1797 con la Repubblica Cispadana poi abbiamo quella del 1866 quella del Regno d’Italia. Infine abbiamo la bandiera del 2 Giugno del 1946 che rappresenta il tricolore per come è oggi. La sfilata delle bandiere viene seguita dalla sfilata dei Gonfaloni delle tra capitali avute in Italia e cioè Firenze, Torino e Roma scortati dalla Polizia Municipale di Roma in motocicletta.
A questo punto inizierà la parata vera e propria aperta con la sfilata della banda dell’Arma dei Carabinieri che è una delle più antiche e risale ai primi dell’ottocento. Diversi corpi ed armate proseguiranno la sfilata fino alla conclusione che simbolicamente sarà svolta dalle Frecce Tricolore con un doppio sorvolo sul centro di Roma fino al “Rompete le Righe” che chiuderà la parata con il Presidente che salirà nuovamente a bordo dell’auto Presidenziale per recarsi a passo d’uomo al Quirinale.