FATE PRESTO ARRIVA IL FISCAL COMPACT!

Fonte: http://icebergfinanza.finanza.com/2014/04/11/fate-presto-arriva-il-fiscal-compact/

sole24oreFATEPRESTOEra il 10 novembre del 2011 quando la prima pagina del Sole 24 Ore strillava…”Fate presto!” e Monti sembrava il salvatore della Patria che ogni giorno ci urlava che avremo fatto la fine della Grecia senza di lui, si proprio la stessa Grecia che portava come esempio del successo dell’euro… Monti:”La Grecia è il successo dell’euro.” – YouTube

 

Ne è passata di acqua sotto i ponti e laggiù alla diga galleggiano i cadaveri di tutti quelli che in questi due anni hanno previsto il fallimento dell’Italia, spazzatura mediatica, analisti ed economisti compresi.

 

Addirittura siamo arrivati sino al punto di invocare … Schnell, Frau Merkel – Il Sole 24 ORE

 

 

Ma ora no, nessuno ha ben presente cosa significa il e l’idiozia del deficit al 3 %, sono tutti li a dire che faranno i compitini, lasciando inesorabilmente passare il tempo e aprendo la porta alla DEFLAZIONE!

 

Fate presto ora no vero, nessuno ne vuol parlare del fiscal compact ma non solo, tutti fanno finta di niente dai media al servizio di Renzi, solo l’informazione indipendente ne parla!

 

Lo abbiamo condiviso a lungo insieme alla storia, ogni meandro della storia urla la disperazione di milioni di uomini che hanno perso la loro dignità nel corso dei secoli, eppure alcuni continuano a far finta di nulla, a gingillarsi con le ideologie, ma ieri Padoan in un momento di lucidità lo ha detto chiaro a tutti…

 

«Un continente con milioni di disoccupati senza speranza non può restare unito a lungo». Così il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, a un convegno della Bertelsmann Foundation, a margine dei lavori di primavera del Fondo monetario internazionale.

 

«L’Europa – ha auspicato il ministro – deve essere molto seria sul fronte delle riforme strutturali ma anche sul contesto macroeconomico in cui queste vengono attuate». «Per ottenere risultati velocemente – ribadisce Padoan – servono grandi sforzi nell’attuarle ma anche il supporto del ciclo economico». «Se le riforme arrivano senza il supporto del ciclo economico – ha concluso – non si vedranno subito i risultati perché il contesto macroeconomico non è positivo».

 

Più chiaro di così si muore!

 

E’ ora di finirla di raccontare balle alla gente, non sarà possibile in alcun modo una crescita nominale del 3 % nei prossimi anni senza occupazione e Renzi faceva meglio a spendere i famigerati dieci miliardi per creare occupazione invece di fare l’elemosina per quattro voti elettorali!

 

“E’ successo anche martedì scorso e la scena è sempre la stessa. Matteo Renzi inizia a parlare dell’universo mondo, conquista i suoi interlocutori, disegna grandi scenari, sciorina le sue riforme, racconta i suoi obiettivi, spiega quali sono gli impegnativi compiti a casa che il governo si è auto assegnato per combattere con gli strumenti della politica i talebani dell’antipolitica. E poi, a un certo punto, quando il suo interlocutore sussurra quelle quattro paroline magiche seguite da un punto interrogativo, “e il Fiscal compact?”, Renzi sorride, e come in una “supercazzola” di “Amici miei” solitamente scompare in una magnifica bomba fumogena.

 

Succede sempre così, e martedì scorso è successo anche a Londra, alla sede del Financial Times, quando uno degli editorialisti più importanti del quotidiano della City, Wolfgang Münchau, ha guardato negli occhi il presidente del Consiglio e gli ha detto: “Ok Matteo, ma con il Fiscal compact come farai? E soprattutto, come farai a trovare quei 50 miliardi di euro che sulla carta l’Italia dovrà cominciare a risparmiare a partire dal 2015?”. Sorriso di Matteo, bomba fumogena, e via con un’altra domanda. Già. Come farà? La bomba fumogena nasconde un piano o nasconde solo altro fumo? Una risposta ufficiale a questo problema non esiste, e Renzi, che sul tema è sempre prudente, non ne ha mai parlato in modo diretto.”Fiscal compact, chi? 

 

E’ inutile che Renzi usi l’altra metà del cielo per accalappiare due voti in croce alle europee, lui deve dire come stanno realmente le cose, deve ridiscutere ora, subito, adesso inutili limiti e trattati che con una depressione economica non sono in alcun modo sostenibili, ora, subito, adesso!

 

Dice un certo Taddei, responsabile economico del PD in un’intervista sull’Unità … «Sono convinto che di fronte a fatti concreti l’Europa ci sarà tutto il sostegno del caso, sia sotto il profilo del deficit che di una rinegoziazione del Fiscal compact. L’idea di un’Italia depressa e di un’Europa costrittiva è una retorica utile a chi non vuole cambiare nulla. I partner Ue hanno problemi simili ai nostri, e sono pronti a sostenerci».

 

Pura e semplice illusione, cambieranno idea solo quando la depressione busserà anche alle loro porte. Questi signori, viaggiano con le bistecche sugli occhi, dopo aver stracciato trattati ed essersene fregata di limiti come quello relativo ai surplus commerciale, aver attuato dumping salariale la Germania, non ha mani fatto un solo passo nella direzione desiderata, mai uno solo.

 

È immaginabile una proposta italiana di rinegoziazione del Fiscal compatc?
«Il rientro dal debito si può ottenere con la riduzione delle spese o con l’aumento della crescita. Quest’ultimo fattore è decisivo come correttore del debito pubblico. Nessun Paese potrebbe reggere a tagli di spesa per 50 miliardi l’anno, come sono previsti dal Fiscal compact. Sarà un negoziato molto delicato ma inevitabile».

 

Chiaro no! Questa è la verità, la stramaledetta verità che vio nascondono e Voi continuate a perdere tempo dietro le fesserie che quotidianamente vi raccontano i media e le televisioni, tra un sondaggio elettorale tarroccato e l’altro.

 

“Piccolo mio, se non fai il bravo arriva il fiscal compact e ti porta via …”

 

 (ASCA) – Roma, 10 apr 2014 – Sull’Eurozona rischi di deflazione ancora molto limitati. Lo ha dichiarato alla canale televisivo Cnbc il presidente della Bundesbank e membro del Governing Council della Bce. ”Mario Draghi e’ stato molto chiaro su questo punto nella sua ultima conferenza stampa. Noi crediamo che i rischi di deflazione restino abbastanza limitati. Le nostre previsioni sono per una graduale risalita dei prezzi”, ha spiegato Weidmann. In caso di deflazione, il banchiere centrale tedesco ha lasciato la porta aperta alll’adozione di ”misure non convenzionali di politica monetaria” ricordando che ”questi strumenti differiscono in termini di rischio ed effetti, poi vanno considerati i limiti imposti dal nostro mandato e dai trattati”. red/men

 

Cosa aspettiamo che la deflazione invada i paranoici della Repubblica di Weimar, per agire o che la Pasqua risollevi l’inflazione delle zero virgola?

 

Weidmann non è scemo è estremamente furbo come tutti i politici tedeschi, sono quelli italiani che sono un manipolo di fessi, loro e i loro consiglieri.

 

La vedete la dinamica dei tassi a TRE MESI qui sotto, vi sembra quella che prelude una fantastica ripresa globale o quella che testimonia una depressione, una debt deflation, un stagdeflation, una deflazione, chiamatela come meglio credete…

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma certo siamo corrotti, venduti, mafiosi, poco flessibili, poco competitivi, poco produttivi, destinati al declino inesorabile, faremo la fine della Grecia, gonfi di dipendenti pubblici, lavoriamo poco, la nostra sanità è la più cara del mondo e altre balle varie e allora mandiamo a casa tutti i dipendenti pubblici e chiudiamo lo Stato, cancelliamo il welfare, vendiamo tutto, Enel, Eni, immobili statali, demani, isole e via dicendo!

 

Mentre il bambino sta affogando lo sgridiamo e gli insegniamo che doveva entrare in acqua solo dove la profondità era di 3 cm…

 

Ma è mai possibile che non si possa trovare una via di mezzo, non ci si possa sedere ad un tavolo tra persone di buona volontà che guardano al bene comune e rifondare il Paese senza fare demagogia, dire che i ristoranti sono pieni e le voli intasati o vendere quattro autoblu o usare pesciolini e slide per quattro voti in croce, per prendere all’amo milionidi fessi che andranno a votare per 80 euro.

 

Chiudo qui se non vi interessa ascoltare un blogger qualunque, leggete almeno Italia tra fiscal compact e scelte Bce

 

Ve lo ricordate il nostro J.K.Galbraith la sua proverbiale saggezza…

 

Come sempre nella storia capacità finanziaria e perspicacia polita sono inversamente proporzionali. La salvezza a lunga scadenza non è mai stata apprezzata dagli uomini d’affari se essa comporta adesso una perturbazione nel normale andamento della vita e nel proprio utile. Cosi si auspicherà l’inazione al presente anche se essa significa gravi guai nel futuro. Questa è la minaccia per il capitalismo (…) E’ ciò che agli uomini che sanno che le cose vanno molto male fa dire che la situazione è fondamentalmente sana!

 

Ma tanto sono sempre e solo le solite chiacchiere tra quattro amici al bar!

Se vi capita, ogni tanto ricordatevi che questo viaggio ha bisogno anche della Vostra preziosa generosità

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