Scritto da: Marco cedolin
Fonte:http://ilcorrosivo.blogspot.it/2014/04/sono-tutti-terroristi.html#more
Marco Cedolin
Che le banche impegnate a governare questo disgraziato paese tramite i propri camerieri (oggi il minus habens Renzi, ieri Letta e ieri ancora Mario Monti) detestassero in maniera viscerale chiunque osasse profondersi in un qualche anelito di contestazione, dovrebbe ormai essere un fatto assodato. Ciò che invece in tutta evidenza non è ancora chiaro a tutti, sembra essere il punto fino al quale questo stato mafioso e clientelare sembra disposto a spingersi, pur di eliminare sul nascere qualsiasi forma di critica o contestazione.
Se molti avevano pensato che la folle accusa di terrorismo, gettata sulle spalle di un manipolo di No Tav, colpevoli di aver difeso la terra in cui vivono, costituisse un’eccezione nella quale era maldestramente incespicata la magistratura, tutti costoro da oggi in poi saranno costretti a ricredersi e ad ammettere che giudici, banchieri e mestieranti politici hanno ormai fatto della persecuzione una regola, finalizzata ad impedire qualsiasi forma di dissenso……
Questa mattina infatti, alle prime luci dell’alba, i carabinieri dei Ros di Brescia hanno portato a termine 24 arresti e 33 perquisizioni (la maggior parte delle quali in Veneto) con l’accusa demenziale di terrorismo ed eversione, nei confronti di un gruppo di persone a vario titolo legate all’indipendentismo.
Non si tratta, come lascerebbero intendere le accuse, di una congrega di teppisti facinorosi, di bombaroli avvezzi a nascondersi nell’ombra, di spietati killer prezzolati o di saguinari sterminatori di donne e bambini. Bensì semplicemente di persone normali che in varia misura inseguivano il “sogno” dell’indipendenza del proprio paese, a prescindere dal fatto che si tratti di un proposito più o meno condivisibile.
Fra di loro molte persone anziane, cinque donne e perfino quel Lucio Chiavegato che, anzichè nascondersi nell’ombra ha capeggiato la tanto vituperata protesta dei Forconi dello scorso dicembre.
Come nel caso dei No Tav, quello che immediatamente salta all’occhio è l’enorme sproporzione fra le presunte colpe degli arestati e l’enormità di un’accusa (terrorismo ed eversione) che non avrebbe alcuna ragione di esistere, se non in un’accezione punitiva, attraverso la quale si vuole in tutta evidenza “educare” chiunque carezzi il proposito di contestare le scelte che i banchieri ed i loro camerieri politici amano calare dall’alto.
Dopo i terroristi No Tav i terroristi secessionisti, e poi? Sarà la la volta dei terroristi anti europeisti o di quelli che inneggiano alla decrescita? Verrebbe quasi voglia di sorridere, se sullo sfondo di tanta schizofrenia non ci fosse il dramma di persone rinchiuse nelle patrie galere e di famiglie rovinate dalla mano di un giudice. In quelle stesse patrie galere dove i decreti svuota carcere regolarmente sbattono fuori chi è colpevole di reati ben differenti da quelli di opinione, gli unici sempre pronti a trasformarsi in terrorismo.