Fonte: http://www.wallstreetitalia.com/article/1456159/debito/banca-d-inghilterra-dice-basta-alle-misure-di-rilancio.aspx
Il governatore Meryin King interrompe le manovre di stimolo: dubbi sull’efficacia del Quantitative Easing. Si concentrera’ su altre iniziative che alimentino le attivita’ di credito. Weidmann della Bundesbank influenza ancora il piano Bce di acquisto di bond.
Londra – La ripresa dell’economia inglese va a rilento e la Banca d’Inghilterra decide di cambiare strategia: interrotte le misure di stimolo monetario, l’istituto guidato da Mervyn King si concentrera’ su altre iniziative che alimentino le attivita’ di credito.
La Banca d’Inghilterra ha confermato al minimo storico dello 0,50% i tassi di interesse sulla sterlina. In seguito all’annuncio, la sterlina ha ridotto i cali contro il dollaro, attestandosi a $1,5975 sui mercati londinesi.
Il comitato di politica monetaria, costituito da nove membri, ha deciso inoltre di mantenere l’obiettivo sugli acquisti di asset a 375 miliardi di sterline (598 miliardi di dollari), mettendo cosi’ la parola fine alle iniziative straordinarie di allentamento monetario cosiddette di quantitaive easing.
La decisione era stata prevista da 35 dei 45 economisti interpellati da Bloomberg News. Gli altri dieci scommettevano su un incremento della quota di al massimo 50 miliardi di sterline.
La mossa indica che l’istituto di Londra si concentrera’ d’ora in avanti su altre manovre alternative per stimolare le attivita’ di credito, come la strategia di “Funding for Lending”, che si spera possa alimentare la crescita piu’ di quanto non abbiano fatto sin qui i vari round di QE.
Le autorita’ politiche hanno posto l’attenzione sui tanti dubbi generati dalle misure di allentamento monetario che prevedono l’acquisto di titoli di stato e iniezioni di liquidita’ nel sistema
A spingere l’istuto di politica monetaria alla scelta di accontonare il bazooka, potrebbero essere state anche le crescenti pressioni inflative, anche se gli ultimi dati mostrano che l’economia britannica e’ ancora debole. Il PIl e’ aumentato dell’1% nel terzo trimestre e l’outlook e’ ancora molto incerto.
Weidmann della Bundesbank influenza ancora il piano Bce di acquisto di bond.