Scritto da: Giovanni Lattanzi
Fonte: http://www.archeorivista.it/
I fangosi fondali del Tamigi restituiscono la prima testimonianza dell’esistenza di un bordello a Londra nel I secolo.
Un disco metallico simile a una moneta romana, che probabilmente è stata utilizzato da un lussurioso legionario, è stato ritrovato sulle rive del Tamigi, nella zona ovest di Londra vicino a Putney Bridge. Realizzato in bronzo e più piccolo di una moneta da dieci centesimi, il gettone ritrovato rappresenta un uomo e una donna uniti nell’intimità di un atto sessuale. Gli storici credono che si tratti della prima testimonianza di un bordello romano che sia mai stata trovata in Inghilterra.
Il gettone è stato ritrovato nel fango, dove dev’essere rimasto per quasi 2000 anni fino a che non è stato dissotterrato da un archeologo amatoriale (Regis Cursan, di 37 anni) con il suo metal detector portatile. Sul retro del gettone è rappresentato il numero XIIII, che secondo alcuni esperti potrebbe indicare che il suo titolare ha speso più di 14 monete romane per comprarlo, ossia l’equivalente di sette forme di pane o lo stipendio giornaliero di un operaio del I° secolo d.C.. Molto probabilmente, chi possedeva il gettone l’ha consegnato a una schiava sessuale in cambio dell’atto rappresentato sulla moneta stessa.
Lo scopritore con il prezioso e curioso reperto, nel luogo del ritrovamento.
Il gettone è stato donato al Museo di Londra, dove sarà esposto per i prossimi tre mesi. La curatrice del Museo, Caroline McDonald, ha dichiarato che si tratta di un reperto unico nel suo genere in Inghilterra; pezzi di questo tipo, infatti, sono stati ritrovati in tutto l’impero Romano, ma mai in Inghilterra.
Gli storici suggeriscono che la raffigurazione molto esplicita dell’atto sessuale sulle monete era dovuta a una mancanza della conoscenza del latino da parte della popolazione. In più, questo tipo di gettone veniva utilizzato per evitare che il denaro vero finisse direttamente nelle mani delle schiave sessuali. Bisogna, infine, anche considerare che utilizzare monete con l’immagine dell’imperatore Tiberio in un bordello era considerata, ai tempi, una pratica illegale.