Fonte: http://uk.news.yahoo.com/israel-decide-iran-itself-says-fm-085030385.html
Traduzione: Cristina Bassi per cafedehumanite.blogspot.com
Israele prenderà da solo, come “stato indipendente”, decisioni sulle attività nucleari dell’Iran. Cosi ha detto domenica il Ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, alla vigilia del summit USA-Israele a Washington.
“Ovviamente gli USA sono il potere mondiale più grande ed il paese più grande ed importante che sia amico di Israele, ma noi siamo uno stato indipendente”, ha detto Lieberman ad una radio pubblica israeliana
“Infine, lo stato di Israele prenderà le decisioni che sono più appropriate e che si baseranno sulla valutazione della situazione”, ha detto.
I commenti di Lieberman sono arrivati poco prima dell’incontro che il Primo Ministro Israeliano Benjamin Netanyahu terrà a Washington, oggi 5 marzo 2012, con il Presidente USA Barack Obama: un incontro che ci si aspetta si concentri molto sulle attività nucleari dell’Iran.
Israele, Washington e molta della comunità internazionale crede che il programma nucleare dell’Iran mascheri una spinta verso l’armamento nucleare, un’accusa che Tehran rinnega. I servizi segreti USA si dice pensino che l’Iran NON intenda attualmente produrre armi nucleari, anche se potrebbe essere alla ricerca di questo suo potenziale e Washington ha sottolineato l’importanza delle sanzioni come deterrente e della diplomazia.
Ma Israele sembra desideroso di muoversi più velocemente e in modo decisivo contro le attività nucleari dell’Iran, usando una mossa militare per impedire all’Iran di raggiungere anche solo la capacità per decidere di produrre armi nucleari.
“Il file iraniano è ben noto,” ha detto Lieberman. “La direzione presa dall’Iran è ben chiara.” Ma ha aggiunto che ogni decisione dovrà essere presa “con calma, soppesando i pro e i contro. Tutta questa chiacchiera non aiuta nessuno”.
Lieberman ha anche messo in guardia sul fallimento della comunità internazionale a gestire il bagno di sangue in Siria, dove misure restrittive su dimostranti anti-regime, hanno ucciso migliaia di persone, mostrando così che Israele non ha potuto che contare solo su se stessa per proteggersi.
“Se la comunità internazionale è incapace di fermare il massacro in Siria, che valore ha la sua promessa di proteggere la sicurezza di Israele?”.
Obama ha cercato di rassicurare Israele sul fatto che non tollererà un Iran armato nuclearmente, come indicato in una intervista all’Atlantic Monthly magazine, pubblicata venerdì (2 marzo 2012). “Penso che il governo di Israele riconosca che, come Presidente degli Stati Uniti, non faccio dei bluff,” ha detto alla rivista.
Nonostante i commenti, i quotidiani israeliani di domenica hanno detto che l’incontro tra i due leaders sarà probabilmente teso.
Yisrael Ziv, un importante generale israeliano in pensione, scrivendo sul Maariv daily, ha detto che Netanyahu cercherà di ottenere una promessa di impegno di una azione militare USA in Iran, oppure un tacito sostegno ad un attacco israeliano.
Ma ha anche messo in guardia sul fatto che Israele e Washington continuano ad avere differenti posizioni sulla minaccia posta dall’Iran e sul timeline (linea di tempo, cronologia) per gestire la questione e l’efficacia delle sanzioni.
“Netanyahu può cercare di assicurarsi la promessa di Obama sul fatto che gli USA considereranno una mossa più intensificata dopo le elezioni,” ha detto.
“Netanyahu può portare a casa la volontà americana di aumentare la pressione politica e persino quella di minacciare direttamente Tehran. Può strappare una vaga affermazione da cui si potrebbe dedurre che se Israele dovesse fare una mossa indipendente, questa riceverà sostegno da Washington. Questo è tutto quello che potrà ottenere.”
“Ma Netanyahu non cercherà di ottenere che Israele si astenga da una azione militare unilaterale”, ha scritto il famoso corrispondente USA Yediot Aharonot. “Fonti politiche autorevoli ed esperte hanno chiarito che Israele non gradirà impegnarsi per un non-attacco militare contro l’Iran” ha scritto Orly Azulai.