Scritto da: Gianni Tirelli
Fonte: http://www.oltrelacoltre.com/
“E’ partito il conto alla rovescia e, il Sistema, come una bomba ad orologeria, è sul punto di esplodere. Gli individui della società delle illusioni, ricurvi sulle loro debolezze, paure e, incapaci di qualsiasi rinuncia, si sono resi responsabili e complici di quella immane tragedia che segnerà un punto di svolta radicale e di non ritorno, nella storia dell’umanità”
Pensando alle nostre società moderne e all’insensatezza dei nostri comportamenti, mi è apparsa l’immagine di un padre che ha trascorso la sua vita lavorando, risparmiando e rinunciando ad ogni effimero piacere, per lasciare ai suoi figli, sicurezza materiale e dignità. Un uomo con la schiena ricurva sotto il sole, con un grande cuore colmo di valori e di inossidabili punti di riferimento che, nella sana tradizione e nella consapevolezza della brevità dell’esistenza, aveva riposto tutte le sue aspirazioni, etiche e religiose e gli intenti delle sue passioni. Poi, un giorno, il padre li lasciò, sereno e appagato, dopo averli, con un sorriso innocente, salutati e ricordando loro, ancora una volta, responsabilità e doveri, affinché il senso, che aveva dato alla sua vita, non fosse stato vano. I figli, accecati dalla stupidità e dalle lusinghe della città industriosa, presto abbandonarono i campi e la fattoria ma, in poco tempo, ogni risorsa si esaurì. Per sopravvivere, escogitarono i modi più abietti e deprecabili, tradendo ogni loro impegno morale, e infangando, così, la memoria del padre.
Una notte di pioggia e di vento, ubriachi, a bordo di una macchina di lusso rubata, precipitarono giù da un alto ponte per finire fra le acque gelide di un fiume in piena. Di loro non si seppe più nulla.
Noi oggi, siamo quei figli: sordi alle grida di dolore della Madre Terra, stuprata e vilipesa – ciechi, dentro il buio di un presente assente che ha privato le nuove generazioni dell’orizzonte di un futuro e, nudi, di fronte alle ragioni del nostro esistere.